Analisi Percorso Amstel Gold Race 2022

Dopo un’edizione 2021 fortemente rimaneggiata, l’Amstel Gold Race 2022 torna a un percorso più simile a quello classico. Se lo scorso anno gli organizzatori erano infatti stati costretti a proporre un tracciato più breve e interamente in circuito per la necessità di evitare la presenza del pubblico a causa della pandemia, quest’anno la corsa neerlandese ritornerà ad affrontare un chilometraggio superiore ai 250 chilometri e molti degli strappi e dei muri (33 in totale) che tradizionalmente caratterizzano la gara. A cambiare sarà invece la collocazione in calendario, con la classica della birra che aprirà in anticipo il Trittico delle Ardenne svolgendosi domenica 10 aprile, in uno scambio di date con la Parigi-Roubaix, costretta a slittare a causa delle elezioni presidenziali francesi.

Percorso Amstel Gold Race 2022

Maastricht – Berg En Terblijt (254,1 km)

Quest’anno, quindi, la corsa tornerà a partire da Maastricht, capoluogo del Limburgo, con i corridori che muoveranno le prime pedalate su un tracciato che proporrà veramente poca pianura nei suoi 254,1 chilometri. Neanche dieci chilometri dopo il via, infatti, si incontrerà il primo dei 33 muri in programma, il Slingerberg, seguito dopo poco da Adsteeg e Lange Raarberg, brevi salite che dovrebbero soprattutto favorire la formazione della fuga di giornata. Dopo una quindicina di chilometri più tranquilli, il gruppo affronterà quindi il Bergseweg e, per la prima volta, Sibbergrubbe e Cauberg (900 metri al 7,5%), scollinato il quale ci sarà un primo passaggio sulla linea d’arrivo, a poco meno di 200 chilometri dalla conclusione.

Subito dopo essere transitati sul traguardo sarà quindi la volta del Geulhemmerberg, seguito da una ventina di chilometri che permetteranno di tagliare dal percorso i muri di Heiweg e dal Kallenberg (gli unici due mancanti rispetto al tracciato del 2019) ma che, pur con l’assenza di queste due salite, non saranno comunque pianeggianti. Gli strappi ufficiali riprenderanno al chilometro 76 con il Wolfsberg, seguito dal primo passaggio sul Loorberg e, dopo una decina di chilometri, dalla coppia formata da Schweibergerweg e Camerig, quest’ultima l’ascesa più lunga affrontata in questa giornata. Nessuna di queste asperità, comunque, sarà particolarmente impegnativa, ma inizieranno a lasciare tossine nelle gambe dei corridori.

Avvicinandosi alla metà gara, il gruppo affronterà quindi in rapida successione Drielandenpunt (situato, come suggerisce il nome, sul confine tra tre stati: Paesi Bassi, Belgio e Germania), Gemmenich (parte del quale in territorio belga) e Vijlenerbos, anche questi muri dalle pendenze non eccessive. Dopo una breve discesa, che altro non è che il Camerig percorso al contrario, si tornerà a salire con l’Epenerheide, seguito dieci chilometri più tardi dal Gulperberg, che aprirà una fase di corsa molto movimentata e senza un attimo di respiro che porterà a transitare per la seconda volta sul traguardo.

Uno dopo l’altro, infatti, si scaleranno Plettenberg, Eyserweg, St. Remigiusstraat, Vrakelberg e, entrati ormai negli ultimi 100 chilometri di gara, nuovamente Sibbergrubbe e Cauberg. Sarà questa una fase nella quale potremmo già assistere a qualche movimento da parte delle squadre, che potrebbero decidere di mandare in avanscoperta alcune seconde linee in caso decidessero di rendere la corsa dura. Passati sulla linea d’arrivo di Berg En Terblijt, ci saranno quindi una trentina di chilometri più tranquilli, interrotti solamente dalla seconda scalata del Geulhemmerberg e dalla prima del Bemelerberg, superato il quale la strada continuerà comunque a salire in maniera leggera fino al nuovo passaggio sul Loorberg, 25esimo muro di giornata, che segnerà l’ingresso negli ultimi decisivi 60 chilometri di gara.

A quel punto, infatti, i corridori dovranno affrontare ben cinque strappi in rapida successione, lungo i quali la gara esploderà definitivamente. Si inizierà con il Gulperbergweg, versante diverso del Gulperberg scalato una settantina di chilometri prima, che raggiungerà pendenze anche del 17% e che è stato inserito dagli organizzatori per cercare di movimentare prima la corsa. Nel giro di una dozzina di chilometri, poi, si incontreranno Kruisberg, Eyserbosweg (anche questo con punte del 17%), Fromberg e Keutenberg, che nel tratto più duro dei suoi 1600 metri arriverà a toccare addirittura il 22%. Dopo una decina di chilometri, quasi tutti in leggera discesa, ci sarà quindi il terzo e ultimo passaggio sul Cauberg, probabilmente non più decisivo come in passato dato che, in cima, mancheranno ancora 23,9 chilometri alla conclusione.

Transitati nuovamente sulla linea d’arrivo 2600 metri più tardi, ai corridori non resteranno da scalare che due muri: il primo sarà il Geulhemmerberg, affrontato per la terza volta, mentre il secondo sarà, una dozzina di chilometri più tardi, il Bemelerberg, scollinato a soli 7300 metri dal traguardo. Nessuno dei due strappi proporrà pendenze impossibili, ma la stanchezza accumulata dopo quasi 250 chilometri di gara potrebbe essere fatale a molti. Dopo l’ultima salita, comunque, ci sarà ancora qualche saliscendi e uno strappetto prima del lungo rettilineo finale, dove potrebbe presentarsi un drappello a giocarsi il successo o un corridore solitario.

Muri Amstel Gold Race 2022

Altimetria e Planimetria Amstel Gold Race 2022

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